L’attuale altare risale al 1837 su disegno del Conte Ambrogio Nava amministratore della Fabbrica del Duomo di Milano che volle donarlo alla Chiesa
L’altare contiene l’immagine della Madonna. Il dipinto risale al 1530 e probabilmente l’icona non è mai stata spostata dalla primitiva collocazione.
Il dipinto infatti era conservato in una antica edicola su cui poi nel 1530 è stato edificato il Santuario. Successivamente, nei secoli, ha subito molti restauri.
La Madonna è rappresentata come una giovane donna dolce e autorevole. Indossa i tipici abiti con cui spesso viene rappresentata: il rosso simbolo della terra e del sacrifico e blu. Il colore del cielo.
Non è semplicemente seduta in trono. Il trono infatti la accoglie completamente come in una sorta di abbraccio. E’ simbolo della Sapienza del Padre che ha accolto e protetto Maria che ha detto di sì al volere del Padre.
Ha in braccio Gesù e lo porge a chi guarda. Il Bambino regge nella destra il globo: Gesù ha già vinto il mondo e lo regge nella propria mano, e con la sinistra indica con il dito indice le cose del cielo.
Le mani non rispecchiano la tradizionale iconografia. Normalmente il bambino regge il globo nella sinistra e benedice con la destra utilizzando le tre dita. Qui probabilmente per un errore del pittore, la mano benedicente avrebbe dovuto essere la sinistra ma poiché non è possibile benedire con questa mano, in un rifacimento successivo, le dita alzate non sono più tre ma una.
Nel 1868, con un permesso speciale del Vaticano, si è proceduto all’incoronazione della Madonna e del Bambino con un rito officiato dal Vescovo di allora, Mons. Gentile. L’incoronazione è un gesto estremamente importante perché viene concessa solo dove la Chiesa ritiene ci sia una devozione molto diffusa e sentita.