Sala 1

1) TITOLO: “CRISTO CHE SORGE DAL SEPOLCRO”

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: SECONDA META’ DEL SEC. XVII – (Inv. Parr. 1666)

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: ORATORIO DI SANTA MARTA (Cripta Chiesa Parrocchiale)

DESCRIZIONE: L’opera mostra la Resurrezione di Cristo dal Sepolcro. Cristo si erge al centro della scena tenendo in mano un vessillo con la croce a significare che il Suo sacrificio ha sconfitto la morte e ha ridato la vita all’umanità intera. Ai suoi piedi i soldati romani che dormono rappresentano la dimensione terrena che è sopita in contrasto con la dimensione divina (Cristo) sempre vigile.

2) TITOLO: “MADONNA IN GLORIA CON GESU’ BAMBINO, SAN NICOLA E S. ANTONIO ABATE”

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: 1710

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: ORATORIO DI S. MARTA (Cripta Chiesa Parrocchiale)

DESCRIZIONE: Lo schema dell’opera si sviluppa su due piani: in alto la Madonna e il Bambino nel cielo fra nuvole e angeli, in basso “sulla terra”, i due santi Protettori del paese: sulla sinistra S. Antonio Abate, sulla destra S. Nicola di Bari, in abiti vescovili, riconoscibile dalle tre sfere d’oro a ricordo di un suo famoso miracolo.

3) TITOLO: SAN NICOLA DI BARI (Particolare del volto)

AUTORE: Sconosciuto

DATAZIONE: secolo XVIII (?)

MATERIALE: AFFRESCO (pittura su intonaco fresco)

PROVENIENZA: Portale principale della Chiesa Parrocchiale

DESCRIZIONE: Questa porzione di affresco ricopriva l’immagine attualmente visibile sulla facciata della Chiesa, risalente alla fine del XVI secolo.

4) TITOLO: CROCIFISSO

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: XVIII SECOLO

MATERIALE: LEGNO POLICROMO

PROVENIENZA: CHIESA DI SAN SEBASTIANO

DESCRIZIONE: Cristo, con il volto reclinato sulla spalla destra, gli occhi e le labbra socchiuse, con il torace smagrito e le braccia in tensione, ci trasmette tutta la drammaticità della crocifissione. L’indubbia eleganza dell’opera è sottolineata dai profili in oro e dai fregi che ornano ciascun braccio della croce.

5) TITOLO: SAN GIULIO ATTRAVERSA IL LAGO

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: SECONDA META’ DEL SEC. XVII – (Inv. Parr. 1666)

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: CHIESA PARROCCHIALE DI SAN NICOLA

DESCRIZIONE: Il dipinto è molto rovinato ma sono ancora leggibili i segni (mantello steso sulle acque e serpenti) che rimandano al racconto della vita del santo: alla fine del IV secolo i fratelli Giulio e Giuliano, arrivarono sulle rive del Cusio e si dedicarono alla costruzione di chiese. Mentre Giuliano edificava a Gozzano la novantanovesima chiesa, Giulio individuava nella piccola isola in mezzo al lago d’Orta, il luogo adatto per edificarvi la centesima e, non trovando nessuno disposto a traghettarlo, stese il suo mantello sulle acque navigando su di esso. Giunto sull’isola vi sconfisse i draghi e i serpenti, simbolo evidente delle odiate credenze pagane, e gettò le fondamenta della chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la basilica di San Giulio.

6) TITOLO: SAN NICOLA RESUSCITA TRE BAMBINI

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: SECONDA META’ DEL SEC. XVII – (Inv. Parr. 1666)

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: CHIESA PARROCCHIALE DI SAN NICOLA

DESCRIZIONE: In questo dipinto è raffigurato il miracolo più noto di San Nicola: si racconta che in un’osteria il Santo, divinamente ispirato, chiese all’oste di esaminare come veniva conservato il cibo e l’oste gli mostrò due botticelle contenenti della carne salata. Nicola, fermandosi in preghiera, compì il miracolo di ricomporre e riportare alla vita tre bambini uccisi dall’oste per darli in cibo ai suoi clienti. L’oste, visto il miracolo, fu spinto alla conversione.

7) TITOLO: ACQUASANTIERA

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: XVII SECOLO

MATERIALE: MARMO LOCALE

PROVENIENZA: ORATORIO DI SAN BERNARDO

DESCRIZIONE: Di linea sobria, presenta eleganti scanalature alla base del fusto e sul fondo esterno della vasca che termina con una modanatura semplice resa lucida dall’uso, sulla quale sono incise alcune croci.

8) TITOLO: SPOSALIZIO DELLA VERGINE

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: FINE xvii secolo

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: Santuario dell’immacolata concezione di maria detto della guardia (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: Il dipinto rappresenta lo sposalizio della Vergine Maria e di San Giuseppe, che regge con la mano sinistra il bastone fiorito grazie al quale, secondo il protovangelo di Giacomo, fu prescelto come sposo della Madonna. Il Vescovo raffigurato tra i due sposi potrebbe essere San Nicola. Sullo sfondo si riconosce l’organo della Chiesa Parrocchiale di San Nicola.

9) TITOLO: ANNUNCIAZIONE

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: FINE xvii secolo

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: Santuario dell’immacolata concezione di maria detto della guardia (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: La scena si svolge all’interno dell’abitazione di Maria, raffigurata in tutta la sua modestia con lo sguardo rivolto in basso e le mani sul petto, a dimostrare l’obbedienza al volere di Dio. Il libro di preghiere testimonia la sua familiarità con la Parola di Dio, il Verbo che in lei si farà carne. L’Arcangelo Gabriele, colto nel momento in cui il suo piede posa sul pavimento, reca in una mano il giglio simbolo della purezza verginale, mentre con l’altra indica il Cielo. Su tutto vigila e splende la colomba simbolo dello Spirito Santo

10) TITOLO: ALTARE PORTATILE

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: XVII secolo (?)

MATERIALE: LEGNO E METALLO

PROVENIENZA: Sacrestia Chiesa Parrocchiale di San Nicola

DESCRIZIONE: Questo altare che veniva usato per le celebrazioni all’aperto, soprattutto durante le feste negli alpeggi.

Sugli sportelli è ornato di fregi dorati su cui sono inseriti due semplici portacandele. Al centro campeggia il monogramma di Cristo (“Gesù Salvatore degli uomini” (lesus Hominum Salvator) circondato da raggi di sole splendenti. Particolare interessante: alla base del monogramma sono dipinti a ventaglio i tre chiodi della crocifissione, particolare aggiunto nel 1534 da S. Ignazio di Loyola, che lo scelse, così modificato, come emblema della compagnia di Gesù.

11) TITOLO: PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: Fine secolo XVIII

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: Santuario della Madonna del Boden (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: La Presentazione al Tempio è un episodio dell’infanzia di Gesù narrato nel Vangelo di Luca (2,22-39): al centro della scena Simeone tiene amorevolmente in braccio Gesù e lo benedice riconoscendolo come il Messia tanto atteso. Alla sua destra San Giuseppe, tiene in mano due tortorelle da offrire al tempio come prescritto dalla Legge di Mosè, guarda stupito la Madonna che, a capo chino e con le mani sul petto, ribadisce la sua obbedienza alla volontà di Dio. In basso, anche la profetessa Anna riconosce in quel Bambino il Messia e si inginocchia lodandolo. All’estremo lato sinistro un giovane, con il capo cinto di alloro, regge una candela accesa per ricordare la festa della Candelora.

12) TITOLO: VISITAZIONE DI MARIA AD ELISABETTA

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: fine XVIII secolo

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: Santuario della Madonna del Boden (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: L’episodio qui rappresentato è narrato nel Vangelo di Luca (1, 39-56). La giovane Maria che arriva da un lungo viaggio, si avvicina ad Elisabetta, che l’accoglie con un abbraccio. Dietro a Maria San Giuseppe rivolge lo sguardo e il saluto a Zaccaria che, diventato muto per non aver creduto nella gravidanza dell’anziana moglie, ricambia il saluto con il gesto delle mani.

13) TITOLO: LA RESURREZIONE DI LAZZARO

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: XVIII secolo

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: ORATORIO DI S. MARTA (Cripta Chiesa Parrocchiale)

DESCRIZIONE: Questo episodio è narrato solo nel Vangelo di Giovanni (11, 1-43) La parte superiore del quadro è quasi interamente occupata da un paesaggio montano in cui campeggia una strada tortuosa quasi a significare il lungo percorso fatto da Gesù prima di arrivare a Betania. Più in basso una folla di personaggi con al centro la figura di Gesù con lo sguardo rivolto al cielo per chiedere al Padre la resurrezione dell’amico Lazzaro. Accanto a Lui vi sono Maria, in ginocchio, e Marta.All’estrema sinistra si vede Lazzaro “i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto in un sudario”.

14) TITOLO: GESU’ A BETANIA NELLA CASA DI LAZZARO CON MARTA E MARIA

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: XVIII SECOLO

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: ORATORIO DI S. MARTA (Cripta Chiesa Parrocchiale)

DESCRIZIONE: In questo dipinto è rappresentato l’arrivo di Gesù a Betania accompagnato dagli apostoli: ai suoi piedi in ginocchio vi è Maria, accanto a lei, sua sorella Marta invita Gesù a casa sua (Vangelo di Luca 1, 38).

15) TITOLO: PALIOTTO ALTARE DI SANTA MARTA

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: FINE XVII SECOLO

MATERIALE: TELA DIPINTA

PROVENIENZA: ORATORIO DI S. MARTA (Cripta Chiesa Parrocchiale)

DESCRIZIONE: Al centro di una ricca decorazione barocca, due angeli scostando una tenda mostrano Santa Marta raffigurata secondo l’iconografia classica in abiti monacali. Nella mano destra regge l’aspersorio e il crocifisso e nella sinistra il secchiello dell’acqua santa, unici strumenti che, secondo la tradizione, usò per rendere mansueto Tarasca, un drago terribile che seminava terrore e morte nella città di Tarascona, e che dopo l’incontro con la Santa diventò mansueto come un cagnolino.

16) TITOLO: TECA CON CARTAGLORIA E ARREDI D’ALTARE

AUTORI: IGNOTI

DATAZIONE: VARIE

MATERIALE: VARI

PROVENIENZA: VARIE

DESCRIZIONE: Nella teca sono custodite: 2 patene (piattinI di metallo usato per coprire il calice e per contenere l’ostia, prima e dopo la consacrazione), 2 piatti per la Comunione, 6 calici, due reliquari, di cui uno a forma di croce, e 7 cartagloria, ovvero orazioni inserite in cornici metalliche, per aiutare il celebrante a ricordare le preghiere durante la Messa. Vennero usate a partire dalla Riforma cattolica, inizialmente ne era prevista una sola centrale con il testo del Gloria (da qui il nome). In seguito se ne aggiunsero altre laterali, di dimensioni minori, recanti altre orazioni della Messa.

17) TITOLO: ASSUNZIONE DELLA VERGINE AL CIELO

AUTORE: giovanni antonio porta

DATAZIONE: metà del XVIII secolo

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA:Santuario della Madonna del Boden (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: La scena coglie lo stupore degli Apostoli per la scoperta della tomba vuota. Al centro del dipinto è posta la Vergine accompagnata in cielo da una schiera di angeli. Il suo volto sereno e luminoso riflette già la gioia del Paradiso. Sotto di lei un apostolo con la barba (forse Pietro) indica il sepolcro vuoto per sottolineare l’eccezionalità di Maria che, in quanto Madre di Dio, non ha subito la corruzione della morte.

18) TITOLO: L’ADORAZIONE DEI RE MAGI

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: FINE SECOLO XVIII

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: Santuario della Madonna del Boden (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: Mentre Maria porge Gesù Bambino ai Re venuti da lontano per adorarlo, San Giuseppe guarda la scena da dietro, appoggiandosi al bastone. Gesù bambino benedicente, con la spontaneità tipica dei bambini, tocca il naso a Melchiorre che, in segno di adorazione e rispetto, si è inginocchiato e si è tolto la corona appoggiandola in terra. Sulla destra incombe una colonna a presagire la passione di Gesù (flagellazione), sulla sinistra in alto si vedono le rovine di una città per rammentare che Gesù, con la sua nascita, ci ha portato una nuova vita facendo crollare il mondo vecchio.

19) TITOLO: NASCITA DI MARIA

AUTORE: GIOVANNI ANTONIO PORTA

DATAZIONE: metà del XVIII secolo

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: SANTUARIO MADONNA DEL BODEN (Inv. Parr. 1904)

DESCRIZIONE: Il dipinto propone l’iconografia tipica di questo soggetto: la scena si svolge all’interno di una casa con Sant’Anna nel letto, mentre alcune donne accudiscono la neonata.

In primo piano si nota l’intima scena del bagnetto, con la levatrice che tiene la piccola Maria in braccio e con una mano controlla che l’acqua sia della giusta temperatura. Una donna porge premurosa l’asciugamano ed un’altra porta una culla di legno. Un po’ arretrato, San Gioacchino, guarda la scena ancora incredulo per la grande gioia di essere diventato padre in così tarda età. In alto a destra, una donna porta a S. Anna due uova, simbolo di una nuova vita che nasce.

22) TITOLO: S. Anna con Maria bambina

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: SECOLO XVII

MATERIALE: OLIO SU TELA – CORNICE IN LEGNO DORATO

PROVENIENZA: CHIESA DI SAN ROCCO

DESCRIZIONE: Il dipinto, racchiuso in una splendida cornice dorata scolpita a foglie d’acanto, rappresenta Sant’Anna come una donna matura con lo sguardo un po’ triste rivolto allo spettatore, mentre stringe tra le braccia Maria bambina che dorme, consapevole che presto dovrà separarsi da lei, destinata per voto a vivere nel Tempio.

21) TITOLO: Maria con Gesù Bambino

UTORE: IGNOTO

DATAZIONE: SECOLO XVII

MATERIALE: OLIO SU TELA – CORNICE IN LEGNO DORATO

PROVENIENZA: CHIESA DI SAN ROCCO

DESCRIZIONE: Il dipinto rappresenta Maria diventata giovane mamma che stringe al seno Gesù bambino addormentato. I due dipinti, accomunati dalla stessa cornice, si trovavano sulle due pareti opposte di fianco all’altare della Chiesa di San Rocco.

22) TITOLO: L’ultima Cena

AUTORE: IGNOTO

DATAZIONE: XVIII SECOLO

MATERIALE: OLIO SU TELA

PROVENIENZA: ORATORIO DI S. MARTA (Cripta Chiesa Parrocchiale)

DESCRIZIONE: La figura di Cristo, posta al centro, divide gli apostoli in due gruppi di sei. La scena rappresenta il momento in cui Gesù pronuncia la frase: “Uno di voi mi tradirà!”: gli sguardi increduli degli apostoli sono tutti rivolti verso l’interno della scena, tranne quello di Giuda che, stringendo di nascosto la borsa dei denari, volge lo sguardo verso lo spettatore. Sulla tavola vi è l’agnello, simbolo della Pasqua ebraica, insieme al pane e al vino, simboli del sacrificio di Cristo della pasqua cristiana.

Scheda: Sala 1

Sheet: Room 1

Blatt: Sal 1