dove Sognare, Rischiare e Testimoniare.
Oratorio San Nicola
La questione dell’educazione emerge molto di più rispetto a prima. I giovani oggi hanno più libertà e c’è ancora più bisogno di educazione: non è l’educazione alle regola ma alla libertà e nella libertà.
Occorre aiutare il ragazzo ad unificarsi: cosa c’entra la fede con la mia vita, con le esperienze che faccio? Ci sono molti ragazzi che vivono in modi diversi in contesti diversi: in chiesa in un modo, in altri contesti in altri modi.
Ci sono grandi solitudini nei giovani di oggi, il desiderio di una figura adulta che dice un vuoto di relazione, una voglia di voler dire qualcosa a qualcuno ma non sapere a chi dirlo.
Comunicare significa molto spesso dire molto spesso qualcosa d’altro da noi: con chi parlo e di che cosa parlo? Educare i giovani alla fede vuol dire fondamentalmente educarli alla preghiera e alla relazione significativa.
O noi nelle nostre comunità riusciamo ad accogliere la sfida di creare relazioni significative o la strada diventa davvero difficile: il Vangelo passa sempre attraverso la capacità di una relazione significativa.
CHE COS’È L’ORATORIO?
È qualcosa di poliedrico, di imprendibile.
Non è un fine, non è un’ideologia: è uno strumento pastorale per un’educazione integrale, per proporre un’esperienza di introduzione alla fede che sia credibile, significativa, appassionante.
È strumento che deve tener conto delle dinamiche pedagogiche delle differenti età: il Vangelo ha la sua forza ma deve essere annunciato in una lingua che si capisca. Molti rifiuti del Vangelo derivano da questo… parliamo del Vangelo in modo da rispondere alle esigenze del cuore delle persone a cui parliamo.
Le coordinate sono fondamentalmente quattro:
Luogo: è un luogo ma non è prima di tutto un luogo. Il luogo deve essere curato, pensato.
Tempo: per educare serve passione, organizzazione ma serve soprattutto tempo. Lo spessore di una relazione educativa è dato dal tempo. Lo spessore di una relazione educativa è dato dal tempo. Un’introduzione alla fede non è data solo da un’ora di catechismo. Quali sono i tempi dei ragazzi oggi?
Stile: ciò che si è e che si manifesta in ciò che si fa.
Progetto: l’educazione va pensata. Che strada, che passaggi, che tempi, che attenzioni, che strumenti devo attivare per arrivare agli obbiettivi.